Giovedì 4 maggio ha avuto luogo a Milano in Cascina Nascosta il convegno conclusivo che ha tirato le somme sull'appassionante esperienza del Progetto Aretè - Acqua in rete, cofinanziato da Fondazione Cariplo e coordinato dal Parco Lombardo della Valle del Ticino, sulla valorizzazione dei benefici offerti dall’acqua negli ambienti rurali tra Piemonte e Lombardia.
Lo scopo è stato quello di migliorare la qualità degli ambienti naturali e agricoli, con interventi di riqualificazione ecologica, su un’area che ha come fulcro la Valle del Ticino, ma si estende verso ovest fino alle colline novaresi, nelle zone ricomprese nella Riserva MAB UNESCO Ticino Val Grande Verbano, scende verso la Lomellina, mentre a est raggiunge l’Alto Milanese. L’obiettivo generale è stata l’ottimizzazione della circolazione dell’acqua, per permettere un incremento diffuso della biodiversità e un migliore approvvigionamento da parte delle realtà agricole.
«L’acqua è stata l’asse portante del progetto, in quanto linfa vitale che alimenta gli ecosistemi e sostiene la biodiversità e che alimenta un reticolo di canali che costituiscono l’apparato circolatorio di questo tratto di pianura, – ha sottolineato Cristina Chiappa, presidente del Parco del Ticino lombardo –. La gestione della risorsa idrica è centrale non solo per le funzioni naturalistiche e paesaggistiche, ma anche per garantire la ricarica della falda.